07 novembre 2011

Esistono gli angeli? /3

Esistono gli angeli? /2

 DAMMI, SIGNORE, UN'ALA DI RISERVA

   Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.
   Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati. 
   A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che anche Tu abbia un’ala soltanto. L’altra la tieni nascosta: forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza di me. Per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo. 
   Insegnami, allora, a librarmi con Te. Perché vivere non è “trascinare la vita”, non è “strappare la vita”, non è “rosicchiare la vita”. Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all’ebbrezza del vento. Vivere è assaporare l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te. 
   Ti chiedo perdono per ogni peccato contro la vita. Anzitutto, per le vite uccise prima ancora che nascessero. Sono ali spezzate. Sono voli che avevi progettato di fare e ti sono stati impediti. Viaggi annullati per sempre.
    Ma ti chiedo perdono, Signore, anche per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi. Per i voli che non ho saputo incoraggiare. Per l’indifferenza con cui ho lasciato razzolare nel cortile, con l’ala penzolante, il fratello infelice che avevi destinato a navigare nel cielo. E Tu l’hai atteso invano, per crociere che non si faranno più.
    Aiutami ora a planare, Signore. A dire, che antipasqua non è solo l’aborto, ma ogni accoglienza mancata. E' passare indifferenti vicino al fratello che è rimasto con l’ala, l’unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine. E si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te. 
   Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un’ala di riserva.

(Don Tonino Bello, vescovo di Molfetta)

Esistono gli angeli? /1

Nel film "Così vicino così lontano" (1993), del regista tedesco Wim Wenders, protagonisti sono gli angeli. Essi partecipano alle gioie e alle sofferenze dell'umanità: piangono e sorridono con noi, ci ispirano pensieri elevati, ci abbracciano quando siamo abbandonati da tutti, ci spingono ad azioni grandi, sono intermediari tra noi e un mondo più giusto e bello...
Vi sono similitudini evidenti tra questa poetica rappresentazione del mondo angelico e la nostra fede cristiana: l'importanza della spiritualità e della carità, la speranza, la fede nella vita e nel suo destino di gioia...
Ispirandoci a questa raffigurazione degli angeli, non potremmo noi stessi diventare "angeli" per l'umanità, per i fratelli, per il nostro prossimo?


NOTE AGLI SPEZZONI DEL FILM
- L'angelo Cassiel si presenta all'umanità:
"Voi che noi amiamo... voi non ci vedete, non ci sentite, ci credete molto lontani. Eppure siamo così vicini. Siamo messaggeri che portano la vicinanza a chi è lontano, che portano la luce a chi è nell'oscurità, che portano la parola a coloro che chiedono. Non siamo luce, non siamo messaggio: siamo i messaggeri. Noi non siamo niente: voi siete il nostro tutto. Lasciateci vivere nei vostri occhi, guardate il vostro mondo attraverso noi, riconquistate insieme a noi lo sguardo pieno d'amore, allora noi saremo vicini a voi".

- Il pensiero di Mikhail Gorbaciov:

"Solo l'amore può indicare la via e mostrare ciò che durerà più a lungo. Solo se noi uomini saremo uniti, tutto si risolverà".

- La saggezza di Rafaela:
"Ogni cosa ha la sua stagione...", citazione dal libro biblico del Qoelet.

- Il dialogo tra gli angeli Cassiel e Rafaela:
"Se le nostre lacrime potessero aiutarli, Rafaela... se almeno ogni tanto potessimo illuminare la loro oscurità!".
"Non dobbiamo mai smettere di celebrare la luce, Cassiel. Hanno bisogno della luce, per vedere chi sono".