16 novembre 2013

Giovani e volontariato

Un interessante articolo dedicato ai rapporti dei giovani lombardi col mondo del volontariato.
(tratto dal sito della Diocesi di Cremona).

Libertà e responsabilità/2



Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine
Appunti di una vita dal valore inestimabile
Insostituibili perché hanno denunciato
il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato
Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra
di faide e di famiglie sparse come tante biglie
su un isola di sangue che fra tante meraviglie
fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie
di una generazione costretta a non guardare
a parlare a bassa voce a spegnere la luce
a commentare in pace ogni pallottola nell'aria
ogni cadavere in un fosso
Ci sono stati uomini che passo dopo passo
hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno
con dedizione contro un'istituzione organizzata
cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro?
è nostra... la libertà di dire
che gli occhi sono fatti per guardare
La bocca per parlare le orecchie ascoltano...
Non solo musica non solo musica
La testa si gira e aggiusta la mira ragiona
A volte condanna a volte perdona
Semplicemente
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che sono morti giovani
Ma consapevoli che le loro idee
Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole
Intatte e reali come piccoli miracoli
Idee di uguaglianza idee di educazione
Contro ogni uomo che eserciti oppressione
Contro ogni suo simile contro chi è più debole
Contro chi sotterra la coscienza nel cemento
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che hanno continuato
Nonostante intorno fosse [tutto bruciato
Perché in fondo questa vita non ha significato
Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato
Gli uomini passano e passa una canzone
Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione
Che la giustizia no... non è solo un'illusione
Pensa prima di sparare
Pensa prima dì dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Pensa.

Libertà e responsabilità/1


Mi domando perché quando vivi aspettando
un giorno passa lentamente come fosse un anno
Mi domando perché non sono nato nel 50
Avrei saputo cosa fare io negli anni 70
Mi domando se sei mia oppure fai finta
E se alla fine dei fatti essere onesti conta
Mi domando se la storia è stata scritta dagli eroi
O da qualcuno che pensava solamente ai cazzi suoi
Mi domando perché mi fa schifo la mia faccia
A volte si e a volte no
Perché a volte voglio avere solo quello che non ho
Mi domando soltanto perché
Gesù Cristo è morto in croce per me

Voglio sentirmi libero da questa onda
Libero dalla convinzione che la terra è tonda
Libero libero davvero non per fare il duro
Libero libero dalla paura del futuro
Libero perché ognuno è libero di andare
Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E' sacra come il pane

Mi domando perché pensare troppo mi turba
E se una volta almeno mio padre ha fumato l'erba
Mi domando se avrò un figlio
E se mio figlio mi odierà
Perché purtroppo si odia
Chi troppo amore ci da
Mi domando se la mia è una vita felice
E so rispondere solo che mi piace

Voglio sentirmi libero da questa onda
Libero dalla convinzione che la terra è tonda
Libero libero davvero non per fare il duro
Libero libero dalla paura del futuro
Libero perché ognuno è libero di andare
Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E' sacra come il pane

Libero perché ognuno è libero di andare
Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E' sacra come il pane

09 novembre 2013

Donare... è il migliore investimento


Inferno e Paradiso

    Un uomo pio e curioso ebbe un giorno l’occasione conversare con Dio, e gli chiese: «Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l’Inferno».

    Dio condusse il sant’uomo verso due porte. Ne aprì una e gli permise di guardare all’interno. C’era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. L’uomo sentì l’acquolina in bocca. Stranamente, le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall’aspetto livido e malato. Avevano tutti l’aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi attaccati alle loro braccia: tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’; ma, poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca.

    Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro crudeli sofferenze. Dio disse: «Hai appena visto l’Inferno».




    Dio e l’uomo si diressero allora verso la seconda porta. Dio l’aprì. La scena che videro era identica alla precedente: c’era la grande tavolata rotonda, il recipiente che gli fece venire l’acquolina, e le persone intorno alla tavola avevano anch’esse i cucchiai dai lunghi manici. Questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.

    Il sant’uomo guardò Dio: «Non capisco!», confessò. «E’ semplice - rispose Dio - essi hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri, a imboccarsi! I primi, invece, non abituati a pensare ad altro che a loro stessi, non sono capaci di vedere la possibilità alternativa... Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura: la differenza la portiamo dentro di noi».

23 ottobre 2013

La povertà a Viadana... e la carità cristiana

Crescono di settimana in settimana le persone che si rivolgono al centro d’ascolto Caritas per chiedere aiuto: solo nei primi quattro mesi dell’anno 2013, i cittadini assistiti sono aumentati del 14,78%, passando da 663 a 761; e a fine settembre è stata ampiamente sfondata quota 800. I bambini sono circa 250. Oggi gli assistiti sono pari al 3,2% circa del bacino d’utenza, stimabile in 25mila abitanti (popolazione dei Comuni di Viadana, Dosolo e Pomponesco).

Il centro d’ascolto Caritas ha sede presso l’ex Villaggio del Ragazzo (ingresso da dietro la caserma Carabinieri), ed apre al pubblico ogni sabato pomeriggio. Molti di coloro che si affacciano per la prima volta al servizio sono italiani. Gli italiani costituiscono il 40% circa dell’utenza. Non tutti i cittadini che nel tempo si sono rivolti a Caritas tornano ogni mese: si nota, però, che le famiglie italiane sembrano essere proporzionalmente più assidue.

Altra emergenza è quella data dagli sfratti esecutivi. Circa 150 cittadini viadanesi non hanno più un alloggio, o lo perderanno a breve: c’è chi si arrangia presso parenti ed amici, e chi dorme in macchina.

Il budget annuale dell’assessorato municipale alle nuove povertà è di circa 76mila euro. Esso viene in larga parte destinato agli sfrattati ed ai cittadini completamente indigenti.

In questa situazione di emergenza, la Caritas si mette a disposizione per distribuire generi alimentari o indumenti usati, per fornire un supporto nella ricerca di lavoro o nell'estinzione di un debito, e più in generale per garantire un momento di conforto e vicinanza umana. Tutto quanto viene distribuiro deriva da offerte. La comunità cristiana si impegna perché nulla di quanto è parte dell'esperienza umana le è estraneo: sull'esempio di Cristo, i credenti partecipano alle gioie, alle speranze ed alle sofferenze del prossimo e dell'umanità intera.

19 ottobre 2013

La macchia

A volte la nostra vita può sembrare
un insieme confuso di accadimenti.
Si fatica a trovare un senso...
















Ma a volte possono bastare poche linee,
un'indicazione, una traccia...
per ridare senso e significato alla nostra esistenza!

10 ottobre 2013

Meditazione

Da tempo guardavo il mondo ingombro.
Le borse piene, gli appetiti saziati,
le carni e le case ammucchiate...
Un giorno, sotto l'abbondanza,
ho visto una distesa di sabbia a perdita d'occhio.
Ho sentito il silenzio infinito.
Solo allora ho capito su quale
vuoto enorme
poggiava il mondo troppo pieno.
Sono inquieto.
Fermati! Rallenta!
La vita fugge, ma io rimango per sempre!

Testimoni/1 - Don Lorenzo Milani

L'importanza dell'istruzione - di "avere le parole" per capire e per spiegarsi - per essere pienamente cittadini e persone responsabili.
Per essere segno di speranza..
Rifletti. La scuola mira alla formazione della persona.
Come si potrebbe, da cristiani, collaborare col mondo della scuola
per arrivare a centrare meglio l'obiettivo? 

29 settembre 2013

La carta d'identità

Riprendono in oratorio gli incontri
per Giovani e Giovanissimi.
Appuntamento ogni LUNEDI'
alle ore 20.30 in oratorio.
dal 7 ottobre 2013.
 
Hey, ci stai? E' una preziosa opportunità per dedicare un'ora ogni settimana allo scambio di idee ed al confronto, alla preghiera, a far crescere le nostre amicizie e la nostra persona, a vedere filmati interessanti, a cantare assieme e a tutto quello che la voglia di stare insieme e la fantasia ci suggeriranno.
 
Obiettivo: scoprire e costruire la nostra CARTA D'IDENTITA'.


Per chi vuole, prima dell'incontro
pizza in oratorio (avvisare il don...)

14 aprile 2013

Il sito parrocchiale

Insieme - Parrocchia di Castello ed unite

Volata finale!

L'anno catechistico volge al termine... non mancate agli ultimi appuntamenti.
E' un'opportunità di amicizia e di crescita!
Ci vediamo come al solito di lunedì.
Dal 15 aprile con questo schema:
-entro le 18.30 prenotazione pizza;
-a seguire: cena in amicizia;
-alle 20.30: momento di riflessione.

21 gennaio 2013

Radio Emilia 5.9

Una web-radio per documentare una rinascita: quella dell’Emilia dopo il terremoto. Protagonisti quattro ragazzi di Cavezzo, uno dei paesi in provincia di Modena più colpiti dal sisma. Si chiama Radio Emilia 5.9, dove 5.9 è la magnitudo di quel terremoto che nel maggio 2012 ha stravolto la loro vita di tutti i giorni.
La forza e l’impegno dei giovani nella ricostruzione post sisma sono ben rappresentati da questo progetto: la web-radio, infatti, è frutto dell’idea di Eugenio, Luca, Matteo e Doina, quattro giovani d’età compresa tra i 16 e i 22 anni, per tenere viva l’attenzione verso le zone colpite dal sisma, per documentare la ricostruzione, per “dar voce ai terremotati e soprattutto ai ragazzi che si stanno rimboccando le maniche per garantirsi un futuro”. E, semplicemente, per riprendere a vivere con un’idea e un progetto che trovano forza proprio nella semplicità del messaggio che vogliono trasmettere: la vita continua, deve continuare, anche dopo un evento sconvolgente e devastante come il terremoto.
 E ora questo progetto ha trovato la visibilità che merita su MTV: in onda tutti i pomeriggi “Radio Emilia 5.9 – La mia vita dopo il terremoto” (qui un video) documenterà la nascita e il lavoro di questa piccola web-radio emiliana. I temi affrontati in radio riguarderanno prevalentemente, ma non esclusivamente, il sisma e la ricostruzione: come procedono i lavori di messa in sicurezza delle case e degli edifici pubblici? Che cosa significa vivere, studiare e lavorare all’interno di tende e tensostrutture? Qual è la situazione delle scuole, delle aziende e delle attività commerciali? Che cosa significa ripartire da zero? Che possibilità hanno i giovani in questi territori? A tutte queste domande cercheranno di dare risposta i ragazzi di Radio Emilia 5.9, con il contributo di chi il terremoto l’ha vissuto e ne subisce le conseguenze giorno dopo giorno.

Oltre a seguire il programma in tv, dal sito Radio5punto9 si può ascoltare la diretta radio.




14 gennaio 2013

Una storia esemplare

Mamma Sonya al piccolo Ben Carson: "Non guardare la tv... leggi dei libri, che ti serviranno per andarci in tv!".
Benjamin Carson

Fuori di sé



































Ragazzi, se qualcuno ha bisogno di confrontarsi con gli educatori (utilizzo dei software informatici, revisione dei progetti, verifica, ricerca materiali...), non c'è che da dirlo!

L'arte... un'opzione anti narcisismo