23 ottobre 2013

La povertà a Viadana... e la carità cristiana

Crescono di settimana in settimana le persone che si rivolgono al centro d’ascolto Caritas per chiedere aiuto: solo nei primi quattro mesi dell’anno 2013, i cittadini assistiti sono aumentati del 14,78%, passando da 663 a 761; e a fine settembre è stata ampiamente sfondata quota 800. I bambini sono circa 250. Oggi gli assistiti sono pari al 3,2% circa del bacino d’utenza, stimabile in 25mila abitanti (popolazione dei Comuni di Viadana, Dosolo e Pomponesco).

Il centro d’ascolto Caritas ha sede presso l’ex Villaggio del Ragazzo (ingresso da dietro la caserma Carabinieri), ed apre al pubblico ogni sabato pomeriggio. Molti di coloro che si affacciano per la prima volta al servizio sono italiani. Gli italiani costituiscono il 40% circa dell’utenza. Non tutti i cittadini che nel tempo si sono rivolti a Caritas tornano ogni mese: si nota, però, che le famiglie italiane sembrano essere proporzionalmente più assidue.

Altra emergenza è quella data dagli sfratti esecutivi. Circa 150 cittadini viadanesi non hanno più un alloggio, o lo perderanno a breve: c’è chi si arrangia presso parenti ed amici, e chi dorme in macchina.

Il budget annuale dell’assessorato municipale alle nuove povertà è di circa 76mila euro. Esso viene in larga parte destinato agli sfrattati ed ai cittadini completamente indigenti.

In questa situazione di emergenza, la Caritas si mette a disposizione per distribuire generi alimentari o indumenti usati, per fornire un supporto nella ricerca di lavoro o nell'estinzione di un debito, e più in generale per garantire un momento di conforto e vicinanza umana. Tutto quanto viene distribuiro deriva da offerte. La comunità cristiana si impegna perché nulla di quanto è parte dell'esperienza umana le è estraneo: sull'esempio di Cristo, i credenti partecipano alle gioie, alle speranze ed alle sofferenze del prossimo e dell'umanità intera.

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